AGEVOLAZIONI | CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO CORONAVIRUS
Contributi a fondo perduto del DL 73/2021 (“Sostegni-bis”) – Contributo “eventuale” per i soggetti con ricavi/compensi da 10 a 15 milioni – Abrogazione – Novità del DL 99/2021
L’ar. 7 co. 1 del DL 99/2021 prevede l’abrogazione dell’art. 1 co. 30 del DL 73/2021 (Sostegni-bis), che riconosceva un contributo a fondo perduto “eventuale” ai soggetti con ricavi/compensi da 10 a 15 milioni di euro nel secondo periodo d’imposta antecedente alla data di entrata in vigore del DL (2019, per i soggetti “solari”).
Tale contributo era legato alla disponibilità di risorse residue, ora destinate ad altri scopi.
I soggetti con ricavi da 10 a 15 milioni di euro non potranno quindi ora accedere ad alcun contributo a fondo perduto, posto che le altre misure agevolative di cui all’art. 1 del DL 73/2021 è prevista come espressa condizione che i ricavi/compensi non siano superiori a 10 milio… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.7.2021 – “Eliminato il contributo a fondo perduto per ricavi da 10 a 15 milioni” – Alberti
AGEVOLAZIONI | CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO CORONAVIRUS
Contributi a fondo perduto del DL 73/2021 (DL Sostegni-bis) – Contributo “alternativo” per attività stagionali – Istanze dal 5.7.2021 – Dichiarazione sugli aiuti di Stato ricevuti (provv. Agenzia delle Entrate 2.7.2021 n. 175776)
Nell’ambito dell’istanza per l’accesso al contributo a fondo perduto “alternativo” di cui all’art. 1 co. 5 -15 del DL 73/2021, il richiedente (o il suo legale rappresentante) rilasciano le dichiarazioni sostitutive di atto notorio relative al rispetto dei limiti degli aiuti di Stato e alla sussistenza degli ulteriori requisiti definiti dalle sezioni 3.1 e 3.12 del Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato.
Nel caso in cui i soggetti che presentano l’istanza per il “contributo Sostegni bis attività stagionali” dovessero superare, con l’importo spettante, il limite massimo di aiuti di Stato previsto per la sezione 3.1 e/o 3.12 che si applica loro, nell’istanza dovrà essere indicato il minor importo di contributo a fondo perduto che richiedono e che consente loro di non superare detto limite.… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.7.2021 – “Nell’istanza per il contributo “alternativo” check sugli aiuti di Stato ricevuti” – Alberti
Dottrina Il Sole – 24 Ore del 5.7.2021, p. 1-20 – “Il fondo perduto alternativo al via da oggi” – Cerofolini – Pegorin
FISCALE | CONTENZIOSO | PROCESSO TRIBUTARIO
Riforma della giustizia tributaria – Relazione della Commissione interministeriale per la riforma della giustizia tributaria
Fra le proposte di intervento legislativo contenute nella relazione della Commissione interministeriale per la riforma della giustizia tributaria, merita di essere segnalata quella concernente le “Disposizioni legislative sul contraddittorio nel procedimento”.
Premessa la poca incisività dell’art. 5-ter del DLgs. 218/97, si suggeriscono due opzioni alternative fra loro:
– il riconoscimento normativo con carattere di generalità del diritto al contraddittorio, inserendo la norma nello Statuto del contribuente con finalità espansiva anche nei confronti dei procedimenti di controllo promossi dagli enti locali;… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.7.2021 – “Per la riforma della giustizia tributaria si punta sul contraddittorio” – Nocera
FISCALE | IMPOSTE DIRETTE | DISPOSIZIONI GENERALI | ONERI DETRAIBILI
Interventi “edilizi” complessi – Attività d’impresa – Aspetti critici
Con l’introduzione del superbonus del 110% di cui all’art. 119 del DL 34/2020 è stata data una forte spinta all’esecuzione di interventi edilizi soprattutto da parte dei soggetti privati.
Tuttavia, occorre tenere presente che in relazione a un unico affare potrebbe, in linea di principio, determinarsi la qualifica di imprenditore commerciale e, di conseguenza, un’attività d’impresa.
Si pensi, ad esempio, a due fratelli che in qualità di persone fisiche possiedono interamente uno stabile composto da diverse unità immobiliari, ove la metà siano di proprietà di un fratello e le rimanenti dell’altro fratello (il che ne determina un condominio sotto il profilo civilistico), e che intendono effettuare un complesso intervento di ristrutturazione edilizia al fine di locare le abitazioni al termine dei lavori.… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.7.2021 – “L’operazione immobiliare complessa può determinare l’attività d’impresa” – Bonsanto – Zeni
FISCALE | IMPOSTE DIRETTE | IRES | NORME GENERALI SUL REDDITO D’IMPRESA | COMPETENZA
Deroghe al principio di competenza – Oneri deducibili per cassa
Nel periodo di imposta 2020, la base imponibile, ai fini delle imposte sui redditi, potrebbe differire in modo significativo dal risultato d’esercizio per effetto delle variazioni in aumento e in diminuzione.
Tra le principali variazioni in diminuzione del 2020 si segnalano contributi e indennità di qualsiasi natura erogati a seguito dell’emergenza, i quali, ai sensi dell’art. 10-bis del DL 137/20, sono sempre detassati e vanno indicati al rigo RF55 con codice “83” (fondo perduto) o “84” (altri aiuti).… CONTINUA»
Dottrina Il Sole – 24 Ore del 5.7.2021, p. 19 – “Crisi e redditi: la «cassa» attrae anche i soggetti Ires” – Vignoli
FISCALE | IMPOSTE DIRETTE | REDDITI DI LAVORO AUTONOMO
Plusvalenza da realizzo di immobile strumentale acquisito in leasing nel 2002 e riscattato nel 2011 – Non imponibilità (interpello DRE Piemonte 3.2.2021 n. 901-209/2021)
Con la risposta a interpello 3.2.2021 n. 901-209/2021, la DRE Piemonte ha chiarito che la plusvalenza derivante dalla cessione di un immobile strumentale acquisito in leasing nel 2002 e riscattato nel 2011 non concorre alla formazione del reddito di lavoro autonomo.
Si tratta, infatti, di un immobile acquisito originariamente al di fuori dell’arco temporale 1.1.2007-31.12.2009, con riferimento al quale, quindi, non sono state dedotte quote di ammortamento (cfr. ris. Agenzia delle Entrate 2.3.2010 n. 13).… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.7.2021 – “Non è tassata la cessione dell’immobile acquisito in leasing ante 2007” – Spina
FISCALE | IMPOSTE DIRETTE | REDDITI DI LAVORO AUTONOMO
Noleggio di autoveicolo – Canoni documentati da fattura non recante la partita IVA del professionista – Deducibilità ai fini delle imposte sui rediti e detraibilità ai fini IVA – Condizioni
La fattura rilasciata a una persona fisica con l’indicazione dei suoi dati identificativi e del solo codice fiscale appare sufficiente per consentire la deduzione dell’onere dal reddito professionale (in misura parziale laddove riferita a beni a uso promiscuo).
In assenza dell’indicazione del numero di partita IVA, invece, tale documentazione non sarebbe idonea a consentire la detrazione dell’IVA gravante sull’operazione. Infatti, l’art. 178 della Direttiva 2006/112/CE richiede, fra l’altro, ai fini dell’esercizio di tale diritto, il requisito “formale” del “possesso di una fattura” redatta conformemente alle prescrizioni normative.… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.7.2021 – “Fattura priva di partita IVA del cliente con deduzione ma senza detrazione” – Bilancini – Fornero
FISCALE | IMPOSTE DIRETTE | REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE | DETERMINAZIONE DEL REDDITO
Conversione del premio di risultato in welfare aziendale – Contributi di assistenza sanitaria – Trattamento fiscale (risposta interpello Agenzia delle Entrate 6.10.2020 n. 443)
Con riferimento al trattamento fiscale di specifici contributi versati alla Cassa sanitaria avente esclusivamente fine assistenziale, l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti con l’interpello 6.10.2020 n. 443.
In particolare, con il documento viene affermato che:
– affinché la parte di contributo destinato al versamento del premio della polizza assicurativa non concorra alla base imponibile del dipendente, ai sensi dell’art. 51 co. 2 lett. a) del TUIR, la cassa deve risultare contraente e beneficiaria della polizza stessa.… CONTINUA»
Dottrina Il Sole – 24 Ore del 5.7.2021, p. 21 – “Casse e polizze sanitarie: il rebus imponibilità” – Paciello
FISCALE | IMPOSTE INDIRETTE | IVA | OBBLIGHI DEI CONTRIBUENTI | DICHIARAZIONE ANNUALE | IVA 2021
Versamenti IVA periodici omessi – Regolarizzazione spontanea – Ravvedimento operoso – Dichiarazione IVA integrativa
Con riguardo ai soggetti passivi che hanno versato spontaneamente, avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso, l’IVA periodica omessa relativa all’anno 2020, si rileva quanto segue:
– se dalla dichiarazione IVA presentata per tale annualità emergeva un credito “potenziale”, appare possibile presentare un’integrativa (art. 8 co. 6-bis del DPR 322/98) al fine di considerare l’importo “aggiornato” dell’imposta periodica versata (rigo VL30 campo 3), in modo che il credito “potenziale” divenga, in tutto o in parte, un credito “effettivo” da riportare nel rigo VL33;… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.7.2021 – “I versamenti post dichiarazione IVA si fanno valere con l’integrativa” – Gazzera – La Grutta
FISCALE | IMPOSTE SOSTITUTIVE | IMPOSTA SOSTITUTIVA SULLE RIVALUTAZIONI
Riallineamento dei valori civili e fiscali – Determinazione del vincolo sulle riserve e della base imponibile dell’imposta sostitutiva – Profili critici
La disciplina del riallineamento dei valori civili e fiscali (art. 14 della L. 342/2000) presenta ancora aspetti di incertezza, i principali dei quali sono rappresentati:
– dalla possibilità, o meno, di includere l’utile del 2020 tra le poste di patrimonio netto da vincolare;
– dalla corretta individuazione della base imponibile dell’imposta sostitutiva del 10%, in caso di affrancamento della riserva vincolata (al lordo o al netto dell’imposta del 3%);
– dalla possibilità o meno di scegliere senza vincoli quali riserve affrancare, nel caso di cui al punto precedente (l’affrancamento con l’imposta del 10%, infatti, può essere… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.7.2021 – “Ancora rilevanti dubbi interpretativi per il riallineamento” – Miele
FISCALE | RISCOSSIONE | MODELLO F24 | COMPENSAZIONE
Trasformazione delle DTA in credito di imposta – Visto di conformità – Obbligo
Le disposizioni che prevedono la facoltà di trasformare in credito d’imposta le attività per imposte anticipate derivanti da perdite fiscali ed eccedenze ACE (art. 44-bis del DL 34/2019 e art. 1 co. 233 della L. 178/2020) nulla dispongono con riguardo all’obbligo di visto di conformità.
Sul punto, occorre quindi rifarsi ai chiarimenti forniti dalla circ. Agenzia delle Entrate 25.9.2014 n. 28, riguardante la disciplina del visto di conformità di cui all’art. 1 co. 574 della L. 27.12.2013 n. 147.… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.7.2021 – “Trasformazione delle DTA con visto di conformità” – Corso
FUNZIONI GIUDIZIARIE | PROCEDURE CONCORSUALI ANTE DLGS. 14/2019 | FALLIMENTO
Professionista attestatore – Relazione di attestazione – Azione dei responsabilità verso gli organi sociali (Trib. Brescia 8.4.2021)
Tra i diversi elementi che l’attestatore è chiamato a considerare nell’espressione dei propri giudizi, assumono un peso rilevante le azioni di responsabilità esperibili nei confronti degli organi sociali e di controllo, rispetto alle quali è controverso se il professionista debba valutare – e in che misura – sia la loro concreta possibilità di essere azionate, sia gli eventuali flussi di utilità da queste rinvenibili.
Se da un lato, infatti, pochi dubbi sorgono in merito alla necessità che si indaghi sulle azioni di responsabilità promuovibili nei confronti di amministratori e sindaci e di cui ne sia data menzione all’interno del piano, dall’altro, non è chiaro se l’indagine debba spingersi, in senso lato, verso la ricerca di tutte le potenziali azioni di responsabilità esperibili.… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.7.2021 – “Azioni di responsabilità oggetto dell’attestazione” – Diana – Pezzetta
LAVORO | PREVIDENZA | AMMORTIZZATORI SOCIALI
CIGS – Esercizio di attività di lavoro autonomo o subordinato durante il periodo di integrazione salariale – Effetti
Ai sensi dell’art. 8 co. 2 del DLgs. 148/2015, lo svolgimento di attività di lavoro autonomo o subordinato da parte del lavoratore durante il periodo di integrazione salariale comporta la perdita, per le giornate di lavoro effettuate, del relativo trattamento.
Tale norma, secondo l’Autore, deve essere letta alla luce della prassi e della giurisprudenza formatesi sul punto. In particolare, l’INPS ha precisato che, qualora il lavoratore beneficiario del trattamento di integrazione salariale non superi il periodo di prova del nuovo contratto di lavoro a tempo indeterminato, potrà comunque rientrare nel programma di integrazione salariale.… CONTINUA»
Dottrina Il Sole – 24 Ore del 5.7.2021, p. 22 – “Lavoro in Cigs, nei contratti la verifica di compatibilità” – Marrucci
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