AGEVOLAZIONI | AGEVOLAZIONI FISCALI

Credito d’imposta per la formazione 4.0 – Novità della L. 160/2019 (legge di bilancio 2020)

Per effetto della L. 160/2019, il credito d’imposta per la formazione 4.0 non è più condizionato all’obbligo di disciplinare in maniera dettagliata le attività di formazione nei contratti collettivi aziendali o territoriali.
Sul punto, l’Autore rileva che non viene tuttavia meno l’utilità di concordare con i rappresentanti sindacali le regole che disciplinano le attività di formazione dei lavoratori nei vari ambiti oggetto dell’agevolazione. Lo spazio per una contrattazione di secondo livello risulta essenziale perché consente di concertare con i rappresentanti dei lavoratori un insieme di regole che non sempre il datore potrebbe applicare unilateralmente.… CONTINUA»

Dottrina Il Sole – 24 Ore del 9.1.2020, p. 25 – “Formazione, il bonus senza vincoli non toglie peso agli accordi aziendali” – Bulgarini d’Elci 


AGEVOLAZIONI | AGEVOLAZIONI FISCALI | AIUTO PER LA CRESCITA ECONOMICA (ACE)

Ripristino dell’agevolazione ACE – Novità della L. 160/2019 (legge di bilancio 2020)

L’art. 1 co. 287 della L. 160/2019 (legge di bilancio 2020) ha ripristinato l’ACE, con effetto dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31.12.2018 (2019, per i soggetti “solari”).
L’agevolazione si applica con le consolidate regole previste nell’art. 1 del DL 201/2011 e nel DM 3.8.2017.
Per le società di capitali e gli enti commerciali, ad esempio, occorre effettuare la somma algebrica dei versamenti e dei conferimenti dei soci, degli accantonamenti degli utili a riserva (con segno positivo) e delle riduzioni per attribuzione di riserve pregresse ai soci (con segno negativo) registrati dal 2011 al 2019.… CONTINUA»

Dottrina Il Sole – 24 Ore del 9.1.2020, p. 21 – “Torna l’Ace con base 2010 ma senza operazioni duplicative” – Germani 
Dottrina Il Sole – 24 Ore del 9.1.2020, p. 21 – “Verifiche severe sui conferimenti esteri di terzi” – Germani 


DIRITTO PENALE | REATI COMUNI

Comportamento illecito o infedele nei confronti del cliente – Responsabilità penale del professionista

La Corte di Cassazione, nella sentenza 11.12.2019 n. 50196, ha confermato la condanna di un professionista per il reato di “falsità materiale commessa dal privato”, ex artt. 477 e 482 c.p., per avere falsificato ed esibito una comunicazione di sgravio redatta su carta intestata dell’INPS e ricevute di pagamento ad Equitalia allo scopo di dimostrare l’adempimento, in realtà inesistente, dei suoi obblighi derivanti da un contratto di prestazione d’opera professionale.
L’Autore, alla luce di ciò, si sofferma sui rischi cui va incontro un commercialista che, dopo essersi fatto consegnare dal cliente somme di denaro per effettuare pagamenti all’Erario, non vi provveda.… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 9.1.2020 – “Trattamento penale più severo per il commercialista infedele al cliente” – Santoriello 


FISCALE | ACCERTAMENTO | ACCERTAMENTO E CONTROLLI | INDICI SINTETICI DI AFFIDABILITÀ FISCALE

Approvazione da parte del DM 24.12.2019 – Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale

Il DM 24.12.2019 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 8.1.2020 n. 5) approva 89 indici sintetici di affidabilità fiscale relativi alle attività economiche nel settore del commercio, delle manifatture, dei servizi e delle attività professionali e le territorialità specifiche, applicabili a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31.12.2019.
L’art. 3 del decreto individua le categorie di contribuenti esclusi dagli ISA, tra i quali figurano:
– i soggetti che hanno iniziato o cessato l’attività ovvero non si trovano in condizioni di normale svolgimento della stessa;… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 9.1.2020 – “In Gazzetta Ufficiale 89 indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo 2019” – Redazione
Dottrina Il Sole – 24 Ore del 9.1.2020, p. 25 – “Nuovi 89 indici di affidabilità Decreto in Gazzetta Ufficiale” – Redaz. 


FISCALE | ACCERTAMENTO | RITENUTE ALLA FONTE | DIVIDENDI

Dividendi corrisposti a società ed enti residenti nell’Unione Europea – Incompatibilità con la disciplina comunitaria – Rimborsi

La sentenza della Corte di Giustizia UE 19.11.2009 causa C-540/07 aveva stabilito che, prima dell’introduzione della ritenuta prevista dall’art. 27 co. 3-ter del DPR 600/73, l’imposizione italiana sui dividendi incassati dai soggetti non residenti risultava più onerosa rispetto a quella dei soggetti residenti, in violazione del principio di libera circolazione dei capitali (art. 63 del TFUE).
Infatti, i dividendi incassati da società di capitali residenti concorrono alla formazione dell’imponibile nella misura del 5%, e quindi scontano l’IRES dell’1,20% (5% x 24%). … CONTINUA»

Dottrina Il Sole – 24 Ore del 9.1.2020, p. 24 – “Si sbloccano i rimborsi sui dividendi a non residenti” – Settembre 


FISCALE | IMPOSTE DIRETTE | IRES

Addizionale IRES per le attività in concessione nel settore dei trasporti – Novità della L. 160/2019 (legge di bilancio 2020) – Profili critici

L’art. 1 co. 716-718 della L. 160/2019 introduce un’addizionale IRES del 3,5% sul reddito derivante da attività svolte sulla base di concessioni autostradali, aeroportuali, portuali e ferroviarie, applicabile dal periodo di imposta in corso al 31.12.2019 e “per i periodi di imposta 2019, 2020 e 2021” (si può ipotizzare che, per le società “non solari”, i periodi interessati siano quello in corso al 31.12.2019 e i due successivi).
Il presupposto applicativo è individuato, sotto il profilo oggettivo, avendo riguardo ai redditi delle attività svolte sulla base di un contratto di concessione. … CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 9.1.2020 – “Addizionale IRES “transitoria” per i concessionari nel settore dei trasporti” – Corso – Odetto 


FISCALE | IMPOSTE DIRETTE | IRES | SOPRAVVENIENZE ATTIVE

Risarcimenti conseguiti in esecuzione di pronunce della CEDU – Esclusione da imposizione – Condizioni – Novità della L. 160/2019 (legge di bilancio 2020)

L’art. 1 co. 431 della L. 160/2019 (legge di bilancio 2020) dispone che non siano dovute imposte sulle somme liquidate a titolo di indennità di risarcimento in esecuzione delle pronunce della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), qualora sia prevista la clausola di esenzione da imposizione fiscale.
Con una norma di interpretazione autentica, viene altresì chiarito che le suddette indennità non sono comunque imponibili ai sensi dell’art. 88 co. 3 lett. a) del TUIR (in base al quale costituiscono altresì sopravvenienze attive i risarcimenti di danni non rientranti fra quelli conseguiti per la perdita di beni oggetto dell’attività d’impresa e di beni strumentali, previsti dagli artt. 85 co. 1 lett. f) e 86 co. 1 lett. b)… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 9.1.2020 – “Non tassati i risarcimenti della CEDU” – Fornero 


FISCALE | IMPOSTE DIRETTE | REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE | DETERMINAZIONE DEL REDDITO

Lavoro dipendente prestato all’estero – Retribuzioni convenzionali per il 2020 – Novità del DM 11.12.2019

Con il DM 11.12.2019, il Ministero del Lavoro ha definito – in apposite tabelle allegate – le retribuzioni convenzionali per i lavoratori all’estero, da applicare dal periodo di paga in corso all’1.1.2020 e fino a tutto il periodo di paga in corso al 31.12.2020.
Tali importi sono da utilizzare per determinare sia le imposte sul reddito da lavoro dipendente, ai sensi dell’art. 51 co. 8-bis del TUIR, sia i contributi dovuti per le assicurazioni obbligatorie nei confronti dei lavoratori italiani che prestano l’attività all’estero in Paesi extracomunitari con cui non sono in vigore accordi di sicurezza sociale o in Stati con accordi di sicurezza sociale, in relazione alle assicurazioni non contemplate negli accordi esistenti.… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 9.1.2020 – “Fissate le retribuzioni convenzionali per il 2020” – Redazione 


FISCALE | IMPOSTE INDIRETTE | IVA | DISPOSIZIONI GENERALI | OPERAZIONI NON IMPONIBILI | SERVIZI INTERNAZIONALI

Trasporto di beni allo Stato estero – Regime di non imponibilità IVA – Condizioni

Le prestazioni di trasporto di beni effettuate nei confronti di soggetti passivi stabiliti in Italia sono ivi territorialmente rilevanti ai fini IVA e fruiscono del regime di non imponibilità, previsto dall’art. 9 co. 1 n. 2 del DPR 633/72, se sono relative a:
– beni in esportazione;
– beni in transito;
– beni in importazione temporanea;
– beni in importazione i cui corrispettivi sono inclusi nella base imponibile IVA in Dogana, ai sensi dell’art. 69 co. 1 del DPR 633/72.
Il predetto regime non sembra applicabile ai trasporti di beni allo “Stato estero”, ossia ancora privi di una “destinazione doganale” nell’UE, come chiarito anche dalla guida Agenzia delle Entrate “Shipping & Fisco” del maggio 2011. … CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 9.1.2020 – “Obblighi IVA per i noli relativi a merci compravendute allo stato estero” – Gazzera – Greco 


FISCALE | IMPOSTE INDIRETTE | IVA | OBBLIGHI DEI CONTRIBUENTI | TRASMISSIONE TELEMATICA DEI CORRISPETTIVI

Ambito applicativo – Soggetti in regime forfetario ex L. 190/2014

A partire dall’1.1.2020, l’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi di cui all’art. 2 co. 1 del DLgs. 127/2015 è entrato in vigore anche per i commercianti al minuto e i soggetti assimilati con volume d’affari fino a 400.000,00 euro, compresi i soggetti che si avvalgono del regime forfetario ex L. 190/2014.
Secondo l’Autore, tuttavia, le modalità attraverso le quali i forfetari possono adempiere i nuovi obblighi non risultano ancora adeguatamente disciplinate. In particolare, viene rilevato che il tracciato del documento commerciale, recentemente aggiornato con l’inserimento di tre nuovi elementi (vale a dire lo “sconto a pagare”, il “codice lotteria” e la codifica “VI” per identificare le operazioni effettuate da soggetti che si avvalgono del metodo della ventilazione IVA), non prevede l’attribuzione di una codifica specifica per le operazioni effettuate dai forfetari.… CONTINUA»

Dottrina Il Sole – 24 Ore del 9.1.2020, p. 22 – “Forfettari senza codice per il documento commerciale” – Rizzardi 


FISCALE | IMPOSTE INDIRETTE | IVA INTRACOMUNITARIA | CESSIONI INTRACOMUNITARIE

Prova dell’avvenuta spedizione o trasporto di beni – Disciplina applicabile dall’1.1.2020

Con riguardo a quanto previsto dall’art. 45-bis del regolamento (UE) 15.3.2011 n. 282 in ordine alla prova dell’avvenuta spedizione o trasporto di beni oggetto di cessione intracomunitaria, l’Autore rileva, fra l’altro, che:
– la predetta disposizione introduce una presunzione legale a favore del soggetto passivo in possesso della documentazione prevista, fermo restando che, in mancanza di quest’ultima, è comunque possibile dimostrare con forme di prova diverse che i beni sono stati trasferiti nello Stato membro di destinazione; … CONTINUA»

Dottrina Il Sole – 24 Ore del 9.1.2020, p. 22 – “Prova della cessione intra Ue anche per presunzione” – Santacroce 


FUNZIONI GIUDIZIARIE | PROCEDURE CONCORSUALI ANTE DLGS. 14/2019 | CONCORDATO PREVENTIVO

Annotazione nelle scritture contabili del decreto di ammissione alla procedura

L’annotazione del decreto di ammissione al concordato da parte del giudice “sotto l’ultima scrittura dei libri presentati”, ai sensi dell’art. 170 del RD 267/42, sembrerebbe implicitamente abrogata in ragione di alcune circostanze.
L’art. 160 del RD 267/42, in primo luogo, non prevede più l’obbligo di deposito delle scritture contabili da parte del debitore.
Inoltre, la condizione di “regolare tenuta della contabilità”, per l’ammissione al beneficio della procedura, è stata sostituita dall’onere di allegazione di una relazione aggiornata sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa e dall’attestazione di veridicità dei dati aziendali da parte del professionista. … CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 9.1.2020 – “Anomala l’annotazione del concordato preventivo nelle scritture contabili” – Mancinelli 


IMMOBILI | CATEGORIE DI IMMOBILI

Area destinata a verde pubblico – Realizzazione di magazzino comunale e successiva vendita da parte del Comune – Legittimità (Consiglio di Stato 17.6.2019 n. 4068)

Il Consiglio di Stato, con la sentenza 17.6.2019 n. 4068, ha affermato che il Comune può vendere un’area originariamente destinata ad uso pubblico in base a una convenzione urbanistica, a cui sia successivamente cambiata destinazione d’uso.
La Pubblica Amministrazione, infatti, gode di discrezionalità nel decidere se immettere sul mercato aree destinate a uso pubblico qualora ritenga che non siano più necessarie all’esercizio delle funzioni istituzionali, purché ciò non comprometta le situazioni consolidate dei lottizzanti o dei loro aventi causa.… CONTINUA»

Dottrina Il Sole – 24 Ore del 9.1.2020, p. 24 – “Il Comune può vendere aree originariamente destinate a uso pubblico” – Saporito