AGEVOLAZIONI | AGEVOLAZIONI FISCALI | CREDITO D’IMPOSTA PER INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI
Modalità di fruizione – Compensazione tramite modello F24 – Inapplicabilità dell’obbligo di preventiva presentazione del modello REDDITI
A norma dell’art. 1 co. 191 della L. 160/2019, il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante il modello F24, ai sensi dell’art. 17 del DLgs. 241/97.
Il credito d’imposta spetta:
– per i beni materiali (sia “ordinari” che “4.0”), in cinque quote annuali di pari importo;
– per i soli investimenti in beni immateriali, in tre quote annuali.
Il credito d’imposta è utilizzabile:
– nel caso degli investimenti in beni materiali “ordinari”, a decorrere dall’anno successivo a quello di entrata in funzione dei beni;… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 14.1.2020 – “Bonus investimenti in beni strumentali direttamente in F24” – Alberti – Negro
Dottrina Italia Oggi del 14.1.2020, p. 27 – “Professionisti, contributi mini” – Lenzi
DIRITTO SOCIETARIO | OPERAZIONI STRAORDINARIE | DLGS. 17.1.2003 N. 6 | FUSIONE | EFFETTI
Prosecuzione della società incorporante nei rapporti delle incorporate
In esito alla riforma del diritto societario, la fusione ha assunto la natura di una semplice vicenda modificativa degli statuti delle società coinvolte.
Ciò comporta, tra l’altro, che la società incorporante o risultante dalla fusione subentra nella legittimazione all’esecuzione forzata del decreto ingiuntivo reso in favore della società fusa o incorporata (Trib. Venezia 29.7.2014).
Deve escludersi, invece, che la confisca (ed il sequestro preventivo ad essa finalizzato) disposta nei confronti della società che ha partecipato alla fusione per incorporazione si estenda automaticamente alla società incorporante, solo sulla base della regola civilistica di cui all’art. 2504-bis c.c.… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 14.1.2020 – “Fusione senza subentro automatico per la confisca” – Zanetti
DIRITTO SOCIETARIO | SOCIETÀ PER AZIONI | DLGS. 17.1.2003 N. 6 | AMMINISTRAZIONE NEL SISTEMA TRADIZIONALE
Direttore generale – Inadempimenti – Giudice competente (Cass. 13.1.2020 n. 345)
La Corte di Cassazione, nell’ordinanza 13.1.2020 n. 345, ha stabilito che la responsabilità del direttore generale non va necessariamente invocata dinanzi alla sezione specializzata in materia di impresa del Tribunale, dovendosi adire il giudice del lavoro quando le inadempienze contestate sono correlate al rapporto di lavoro instaurato con la società.
Nel caso di specie, la società ricorrente sottolineava come le disposizioni relative alla responsabilità degli amministratori – con conseguente competenza della sezione specializzata in materia di impresa del Tribunale – dovrebbero applicarsi anche al caso in cui la nomina del direttore generale non avvenga ad opera dell’assemblea o sulla base di indicazione statutaria, ma si ravvisi in capo al direttore generale, che comunque sia stato nominato, la posizione di amministratore di fatto.… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 14.1.2020 – “Inadempienze del direttore generale contestabili dinanzi al giudice del lavoro” – Meoli
FISCALE | ACCERTAMENTO | RITENUTE ALLA FONTE
Responsabilità per l’appaltatore e subappaltatore – Novità del DL 124/2019 convertito – Lavoratori impiegati in appalti e affidamenti di opere e servizi – Divieto di compensazione e controlli del committente – Ambito applicativo
L’Agenzia delle Entrate, nel corso di un Forum dei dottori commercialisti ed esperti contabili tenutosi a Milano, ha fornito alcuni chiarimenti riguardanti gli obblighi di ritenuta in materia di appalti.
La nuova disciplina risulta applicabile a tutti i contratti concessi e ancora in essere con la stessa impresa al momento del superamento della soglia annua di 200.000,00 euro.
Per disapplicare la disciplina prevista all’art. 17-bis del DLgs. 241/97 occorre che i requisiti dell’attività almeno triennale, coerentemente con i criteri delineati nel provvedimento Agenzia delle Entrate 12.6.2017 n. 110418, e dei versamenti complessivi registrati nel conto fiscale di importo non inferiore al 10% dell’ammontare dei ricavi o compensi risultanti dalle dichiarazioni dei redditi presentate nell’ultimo triennio sussistano in maniera congiunta.… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 14.1.2020 – “Ritenute negli appalti, limite riferito a tutti i contratti dell’anno con la stessa impresa” – Negro
Dottrina Italia Oggi del 14.1.2020, p. 32 – “Appalti, non si salva nessuno” – Liburdi – Sironi
FISCALE | DEFINIZIONE DEI RAPPORTI D’IMPOSTA | CONDONI E SANATORIE | CONDONI E SANATORIE EX DL 119/2018
Accesso ai benefici premiali di cui agli artt. 13 e 13-bis del DLgs. 74/2000 – Inammissibilità
Poiché (salvo, con alcune eccezioni, la definizione delle liti pendenti) gli istituti deflativi introdotti con la pace fiscale ex DL 119/2018 prevedono uno “sconto intero” di sanzioni e interessi dal versamento integrale delle imposte contestate o accertate, alcuni Tribunali penali escludono i contribuenti che hanno aderito dalle misure premiali previste dagli artt. 13 e 13-bis del DLgs. 74/2000.
Dette norme richiedono il pagamento integrale del dovuto anche a seguito di misure conciliative, ma inclusi “sanzioni e interessi”, poste stralciate di diritto per effetto della c.d. pace fiscale.… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 14.1.2020 – “Effetti penali della “pace fiscale” in bilico” – Infranca – Semeraro
FISCALE | IMPOSTE DIRETTE | IRES | SPESE RELATIVE A PIÙ ESERCIZI | ALTRE SPESE RELATIVE A PIÙ ESERCIZI
Investimenti in nuovi impianti di colture arboree – Maggiorazione della deduzione – Novità della L. 160/2019 (legge di bilancio 2020)
L’art. 1 co. 509 della L. 160/2019 stabilisce che, ai soli fini della determinazione della quota deducibile negli esercizi 2020, 2021 e 2022, a norma dell’art. 108 co. 1 del TUIR (secondo cui “le spese relative a più esercizi sono deducibili nel limite della quota imputabile a ciascun esercizio”), le spese sostenute per gli investimenti in nuovi impianti di colture arboree pluriennali (quali la vite, l’olivo, i frutti maggiori, gli agrumi, i frutti minori, i piccoli frutti, i frutti tropicali e subtropicali e le piante forestali) sono incrementate del 20% con esclusione dei costi relativi all’acquisto di terreni.… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 14.1.2020 – “Ammortamento incrementato per gli investimenti in nuove colture” – Latorraca
FISCALE | IMPOSTE INDIRETTE | IVA | DISPOSIZIONI GENERALI | ALIQUOTE IVA
Contratto d’appalto per la costruzione di un residence – Applicazione dell’aliquota IVA agevolata – Esclusione (Cass. 18.12.2019 n. 33594)
In base a quanto stabilito da Cass. 18.12.2019 n. 33594, non è applicabile alla costruzione di un residence l’aliquota IVA agevolata prevista per la costruzione e la successiva abitazione di case non di lusso (immobili abitativi non classificati nelle categorie A/1, A/8 oppure A/9).
L’aliquota del 10% di cui ai nn. 127-undecies e quaterdecies della Tabella A, parte III, allegata al DPR 633/72, infatti, non può essere applicata nel caso di appartamenti per vacanze.
Secondo la Cassazione, sono diverse le finalità delle due categorie di immobili: la c.d. “casa albergo” così come il “residence turistico-alberghiero” costituiscono strutture funzionali all’esercizio di una attività imprenditoriale finalizzate a prestare ospitalità dietro corrispettivo a una massa indiscriminata di fruitori; la c.d. “casa di abitazione” è, invece, un luogo destinato a ospitare, con tendenziale continuità, nuclei familiari per lo svolgimento della loro vi… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 14.1.2020 – “IVA agevolata solo per la costruzione di case di abitazione” – Spina
FISCALE | IMPOSTE INDIRETTE | IVA | DISPOSIZIONI GENERALI | ALIQUOTE IVA
Installazione di impianto di sollevamento per persone – Interventi volti ad eliminare o superare una barriera architettonica – Applicazione dell’aliquota del 4% (risposta interpello Agenzia delle Entrate 13.1.2020 n. 3)
Nella risposta interpello Agenzia delle Entrate 13.1.2020 n. 3 è stato precisato che alla realizzazione di opere direttamente finalizzate al superamento o all’eliminazione delle barriere architettoniche è applicabile l’aliquota IVA del 4%, nella misura in cui rispondano alle peculiarità tecniche previste dall’art. 8.1.13 del DM 236/89.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito, infatti, che l’aliquota IVA del 4%, prevista dal n. 41-ter della Tabella A, parte II, allegata al DPR 633/72, è un’agevolazione oggettiva; pertanto, per l’individuazione della sua portata applicativa, il legislatore attribuisce rilievo alla natura del prodotto anziché allo status di invalidità del soggetto … CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 14.1.2020 – “Superamento delle barriere architettoniche con IVA al 4% solo in presenza dei requisiti tecnici” – Redazione
Dottrina Il Sole – 24 Ore del 14.1.2020, p. 24 – “Iva ridotta per i lavori anti barriere” – Ficola – Santacroce
FISCALE | IMPOSTE INDIRETTE | IVA | IMPORTAZIONI
Recupero dell’IVA assolta in dogana – Soggetto legittimato (risposta interpello Agenzia delle Entrate 13.1.2020 n. 4)
Con riguardo all’importazione di beni ceduti da un operatore svizzero a un soggetto passivo italiano con addebito al primo – da parte dello spedizioniere – dell’IVA assolta in Dogana, nella risposta interpello Agenzia delle Entrate 13.1.2020 n. 4 è stato chiarito che:
– il destinatario nazionale della merce è l’unico soggetto legittimato a recuperare l’IVA assolta al momento dell’importazione, previa annotazione della bolletta doganale nel registro degli acquisti (R.M. 21.12.90 n. 431354);
– l’IVA all’importazione addebitata dallo spedizioniere non è detraibile (e, dunque, rimborsabile) per l’operatore svizzero. … CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 14.1.2020 – “Solo l’importatore italiano può recuperare l’IVA assolta in dogana” – Coaloa – Bonaria
Dottrina Il Sole – 24 Ore del 14.1.2020, p. 22 – “Solo il destinatario recupera l’Iva assolta in dogana dallo spedizioniere” – Santacroce – Sbandi
FISCALE | IMPOSTE INDIRETTE | IVA INTRACOMUNITARIA | CESSIONI INTRACOMUNITARIE
Valore sostanziale del numero di identificazione IVA – Disciplina applicabile dall’1.1.2020
A partire dall’1.1.2020, per effetto delle novità introdotte dalla direttiva 2018/1910/UE, in caso di cessioni intracomunitarie la mancata comunicazione del numero identificativo IVA da parte del cessionario impedisce al cedente di applicare il regime di non imponibilità ai fini del tributo.
Secondo quanto indicato dalla Commissione UE nelle note esplicative approvate il 29.12.2019, il numero identificativo deve essere comunicato dal cessionario, anche se non è prevista una comunicazione formale (per cui questa potrebbe avvenire anche mediante una semplice e-mail).… CONTINUA»
Dottrina Il Sole – 24 Ore del 14.1.2020, p. 21 – “La nota di variazione risolve l’assenza dell’identificativo Iva” – Santacroce
Dottrina Il Sole – 24 Ore del 14.1.2020, p. 21 – “Imposta differita anche per il contratto estimatorio” – Chiesa – Gugliotta
FISCALE | RISCOSSIONE | MODELLO F24 | COMPENSAZIONE
Crediti dei sostituti d’imposta – Obbligo di utilizzo dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate – Novità del DL 124/2019 convertito (risposte Agenzia delle Entrate Videoforum Italia Oggi 13.1.2020)
Relativamente ai crediti derivanti da ritenute alla fonte, l’Agenzia delle Entrate, nel corso del Videoforum organizzato da Italia Oggi il 13.1.2020, ha specificato che non vi è l’obbligo di preventiva trasmissione della dichiarazione.
Se i crediti risultano maturati dal periodo d’imposta 2019, vige l’obbligo di utilizzo dei servizi telematici per i contribuenti non dotati di partita IVA.… CONTINUA»
Dottrina Italia Oggi del 14.1.2020, p. 36 – “Ritenute alla fonte, zero vincoli” – Poggiani
FUNZIONI GIUDIZIARIE | PROCEDURE CONCORSUALI ANTE DLGS. 14/2019 | FALLIMENTO
Insolvenza prospettica – Strumenti di allerta della crisi (Trib. Benevento 18.12.2019)
L’indagine sull’insolvenza richiede una “prospettiva dinamica”, al fine di valutare le condizioni economiche dell’impresa in un lasso di tempo futuro, ma contenuto.
Secondo il Trib. Benevento 18.12.2019, l’irreversibilità della crisi consiste in una previsione negativa sull’integrale soddisfazione dei creditori, in presenza, tuttavia, di una zona, spesso ricorrente, in cui la crisi non si manifesta con inadempimenti o fatti esteriori. Diviene, quindi, importante distinguere l’insolvenza prospettica dalla crisi: la prima è legata ad un orizzonte temporale molto contenuto, perché quanto più la prognosi è lontana nel tempo, tanto più si possono inserire fattori nuovi ed imprevedibili.… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 14.1.2020 – “Insolvenza prospettica rilevante per la segnalazione” – Nicotra
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