AGEVOLAZIONI | AGEVOLAZIONI FISCALI

Attività per imposte anticipate (DTA) iscritte in bilancio – Trasformazione in crediti d’imposta – Novità del DL 73/2021 (c.d. DL “Sostegni-bis)

L’art. 19 co. 1 del DL 25.5.2021 n. 73 (c.d. DL Sostegni-bis) dispone la proroga al 31.12.2021 (la scadenza originaria era prevista al 31.12.2020) della disciplina che permette alle società che, entro tale data, cedono i c.d. crediti deteriorati di trasformare le proprie DTA in credito d’imposta (art. 44-bis del DL 34/2019).
Ai fini in esame, i crediti ceduti rilevano per un valore nominale massimo pari a 2 miliardi di euro. Tale ultimo limite si intende, per espressa previsione normativa, riferito a ciascuno degli anni 2020 e 2021.… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 4.6.2021 – “Nuovo impulso a trasformare le DTA a fronte della cessione dei crediti deteriorati” – Bono – Trainotti 


AGEVOLAZIONI | AGEVOLAZIONI FISCALI | AIUTO PER LA CRESCITA ECONOMICA (ACE)

Approvazione del bilancio 2020 – Destinazione dell’utile d’esercizio a riserva – Novità del DL 73/2021 (c.d. DL “Sostegni-bis”)

Posto che, tra gli incrementi rilevanti ai fini della c.d. “super-ACE” (art. 19 del DL 73/2021) vi sono anche quelli riferiti all’utile del 2020 accantonato a riserva, le società che avessero deciso nel progetto di bilancio la distribuzione dell’utile ai soci possono modificare lo stesso, ed in particolare la proposta di destinazione dell’utile di esercizio.
Se invece il bilancio fosse già stato approvato dall’assemblea, con distribuzione del dividendo ai soci, si potrebbe valutare la revoca dell’assemblea originaria e la sua sostituzione con una assemblea che delibera l’accantonamento a riserva; ciò comporterebbe, però, il consenso di tu… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 4.6.2021 – “Accantonamenti di utili a riserva con sconto super ACE” – Cotto 


AGEVOLAZIONI | CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO CORONAVIRUS

Contributo a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA – Contributo “perequativo” – Novità del DL 73/2021 (c.d. DL “Sostegni-bis”) – Presentazione del modello REDDITI 2021 entro il 10.9.2021

Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, nel corso dell’audizione alla Camera in relazione al DL “Sostegni-bis”, ha sostenuto la necessità di differire al 31.10.2021 il termine per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi relative al periodo d’imposta in corso al 31.12.2020 per i soggetti che intendono usufruire del contributo a fondo perduto a conguaglio (c.d. “perequativo”), attualmente fissato al 10.9.2021 dall’art. 1 co. 24 del DL 73/2021.
Viene precisato che “il termine attualmente previsto è assolutamente inadeguato in quanto, oltre ad essere troppo a ridosso della pausa estiva, non tiene minimamente conto delle notevoli complessità che assistono la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, ancor più aggravate quest’anno dalle numerose informazioni aggiuntive che il contribuente è tenuto a fornire in sede di compilazione dei modelli relativamente alle molteplici misure agevolative introdotte lo scorso anno e che impattano tanto sui quadri di determinazione del reddito, quanto su quello relativo al monitoraggio dei crediti d’imposta nonché sul prospetto relativo agli aiuti… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 4.6.2021 – “CNDCEC: “Al 31 ottobre le dichiarazioni per il fondo perduto a conguaglio”” – Gallo 


ATTIVITÀ FINANZIARIE | INTERMEDIARI FINANZIARI

Società di gestione di portafogli finanziari – Natura fiscale – Dubbi applicativi (risposta interpello Agenzia delle Entrate 19.4.2021 n. 266)

Si commenta la risposta a interpello 19.4.2021 n. 266, per la quale le società di gestione di portafogli finanziari che operano nel proprio esclusivo interesse non hanno natura di società di partecipazione ex art. 162-bis del TUIR se l’attivo è rappresentato, in prevalenza, da partecipazioni iscritte tra l’attivo circolante.
In sostanza, le partecipazioni acquisite a fini meramente speculativi non rientrano tra quelle soggette al test di prevalenza (identificabili in quanto rilevate nell’attivo circolante), mentre vanno considerate, ai fini della prevalenza, anche le partecipazioni che, acquisite come immobilizzazioni finanziarie, sono state successivamente collocate nel circolante in attesa di realizzo.… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 4.6.2021 – “Ancora incertezze per le holding di partecipazioni” – Barsalini


BILANCIO | BILANCIO D’ESERCIZIO

Gestione individuale di portafogli – Trattamento contabile – Modalità di rilevazione delle movimentazioni – Rilevazione analitica dei titoli

Il metodo di “rilevazione analitica” dei titoli gestiti da un operatore professionale attraverso la “gestione individuale di portafogli” o “gestione patrimoniale” presuppone la rilevazione analitica di ciascun titolo del portafoglio.
I problemi tecnici che possono generarsi in ipotesi di elevato numero di operazioni da contabilizzare possono essere superati ottenendo dal gestore un documento riepilogativo dettagliato (diviso nelle sezioni “Acquisti”, “Vendite” e “Interessi, dividendi, commissioni e imposte”), che supporti la rilevazione separata di ciascuna movimentazione sui titoli, per procedere con l’aggiornamento dei singoli conti accesi a ciascuno strumento finanziario.… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 4.6.2021 – “Con il metodo analitico gestione razionale degli investimenti” – Puddu – Rainero – Migliavacca 


BILANCIO | BILANCIO D’ESERCIZIO | CONTO ECONOMICO | VALORE DELLA PRODUZIONE | ALTRI RICAVI E PROVENTI

Plusvalenza derivante da contratto di “sale and lease back” – Riscatto anticipato del bene – Effetti contabili e fiscali

Il riscatto anticipato del bene oggetto di lease back determina la risoluzione anticipata del contratto medesimo. Tale circostanza comporta che l’utilizzatore (locatario) del bene deve “stornare” tutte le eventuali poste patrimoniali connesse al contratto, quali, tra l’altro, i risconti passivi afferenti alla plusvalenza a suo tempo realizzata per effetto della cessione del bene alla società locatrice.
Sotto il profilo fiscale, muovendo dal presupposto che la locataria applichi il principio di derivazione rafforzata (di cui all’art. 83 co. 1 del TUIR), anche ai fini IRES la plusvalenza concorrerebbe alla formazione del reddito d’impresa in funzione della durata del contratto di leasing (cfr. ris.… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 4.6.2021 – “Riscatto anticipato del bene con effetti diversi sulla plusvalenza da lease back” – Fornero 


DIRITTO PENALE | RESPONSABILITÀ PARAPENALE DELLE PERSONE GIURIDICHE

Appalti pubblici – Raggruppamenti di imprese – Precedenti penali – Dichiarazioni mendaci di un’impresa ausiliaria – Limiti all’esclusione (Corte di Giustizia UE 3.6.2021 n. C-210/20)

La Corte di Giustizia UE, nella causa C-210/20 del 3.6.2021, afferma che non è possibile escludere automaticamente un raggruppamento di imprese da una procedura di aggiudicazione di un appalto pubblico qualora un’altra impresa a questa ausiliaria, sulle cui capacità esso intende fare affidamento, abbia reso una dichiarazione non veritiera quanto all’esistenza di condanne penali passate in giudicato (art. 80 del DLgs. 50/2016). In tale ipotesi, è infatti necessario quantomeno permettere a tale offerente di sostituire il soggetto in questione, in ossequio al principio di proporzionalità e agli altri presupposti previsti dalla Direttiva sugli appalti pubblici … CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 4.6.2021 – “Raggruppamento con precedenti penali non escluso in automatico dalla gara d’appalto” – Artusi 


FISCALE | IMPOSTE DIRETTE | REDDITI DIVERSI

Redditi dei fabbricati situati all’estero e concessi in affitto – Determinazione – Compilazione del quadro RL del modello REDDITI

L’art. 67 co. 1 lett. f) del TUIR ricomprende tra i redditi diversi i proventi degli immobili situati all’estero, richiamando le disposizioni dell’art. 70 co. 2 del TUIR per l’individuazione dei criteri di imposizione.
Con riferimento agli immobili locati, per i soggetti non imprenditori e le società semplici è previsto che:
– se il reddito derivante dalla locazione è soggetto a imposte sui redditi nello Stato estero, occorre indicare nella dichiarazione italiana l’ammontare dichiarato nello Stato ove è situato l’immobile.… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 4.6.2021 – “Affitti da immobili esteri da dichiarare nel quadro RL” – Sanna 


FISCALE | IMPOSTE INDIRETTE | IVA | DISPOSIZIONI GENERALI | DETRAZIONE | RETTIFICA DELLA DETRAZIONE

Procedura fallimentare – Acquisti anteriori all’avvio della procedura – Obbligo di rettifica della detrazione – Insussistenza (Corte di Giustizia 3.6.2021 causa C-182/20)

Sulla base di quanto sancito dalla Corte di Giustizia 3.6.2021 causa C-182/20, quando l’avvio di una procedura fallimentare è inidoneo a impedire il proseguimento dell’attività economica del soggetto passivo, non è possibile obbligare quest’ultimo a rettificare la detrazione dell’IVA assolta per gli acquisti operati prima della dichiarazione di fallimento.
Con riguardo al caso in esame, infatti, i giudici UE hanno rilevato, fra l’altro, quanto segue:
– il semplice fatto che l’avvio di una procedura fallimentare modifichi le finalità delle operazioni del soggetto passivo non può, di per sé, incidere sulla natura economica delle operazioni effettuate nell’ambito dell’impresa;… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 4.6.2021 – “Il fallimento non obbliga automaticamente alla rettifica della detrazione IVA” – Redazione 


FISCALE | IMPOSTE INDIRETTE | IVA | DISPOSIZIONI GENERALI | EFFETTUAZIONE DELLE OPERAZIONI

Prestazioni di servizi di carattere continuativo – Esigibilità ai fini IVA (Cass. 1.4.2021 n. 9062)

La Corte di Cassazione, con sentenza 1.4.2021 n. 9062, ha affermato il principio secondo cui, per le prestazioni a carattere periodico o continuativo, l’esigibilità dell’IVA sorge alla scadenza dei periodo cui si riferiscono i pagamenti.
La sentenza precisa che, con l’effettuazione dell’operazione (alla maturazione del corrispettivo), sorge anche l’esigibilità dell’imposta e l’obbligo di fatturazione. Tuttavia, laddove non intervenga il pagamento del committente, la fatturazione può essere differita sino al momento in cui il corrispettivo è versato, ferma restando la possibilità per l’Amministrazione finanziaria di provare l’intento del prestatore di volersi sottrarre all’obbligo di emissione della fattura e assolviment… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 4.6.2021 – “IVA per le prestazioni periodiche alla scadenza del termine di pagamento” – Greco 


FISCALE | IMPOSTE INDIRETTE | IVA | DISPOSIZIONI GENERALI | OPERAZIONI ESENTI

Prestazioni socio-formative – Impresa sociale costituita in forma di srl – Esenzione IVA – Condizioni (risposta interpello Agenzia delle Entrate 3.6.2021 n. 388)

Con la risposta a interpello 3.6.2021 n. 388, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che un’impresa sociale costituita in forma di srl non può beneficiare dell’esenzione IVA di cui all’art. 10 n. 27-ter) del DPR 633/72 in relazione alle prestazioni socio-sanitarie e assistenziali rese nei confronti di soggetti con disabilità, in quanto non integra i requisiti soggettivi previsti dalla norma.
Attualmente, l’art. 10 n. 27-ter del DPR 633/72 ammette l’esenzione IVA per le prestazioni rese da organismi di diritto pubblico, istituzioni sanitarie riconosciute che erogano assistenza pubblica, enti aventi finalità di assistenza sociale e ONLUS.… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 4.6.2021 – “Esenzione IVA preclusa per i servizi socio-sanitari dell’impresa sociale” – Redazione 
Dottrina Il Sole – 24 Ore del 4.6.2021, p. 35 – “Senza esenzione Iva la prestazione sanitaria dell’impresa sociale” – Angelucci – Sepio 
Dottrina Italia Oggi del 4.6.2021, p. 27 – “Niente esenzione Iva per l’impresa sociale srl” – Lorenzini 


FUNZIONI GIUDIZIARIE | PROCEDURE CONCORSUALI ANTE DLGS. 14/2019 | CONCORDATO PREVENTIVO

Risoluzione del concordato preventivo – Effetti dalla sentenza definitiva – Disciplina applicabile (Trib. Arezzo 27.4.2021)

L’art. 186 del RD 267/42 non indica il momento da quale ha efficacia la sentenza di risoluzione del concordato preventivo.
La norma rinvia, sotto condizione di compatibilità, alla disciplina sulla risoluzione del concordato fallimentare, ove all’art. 137 del RD 267/42 è stabilito che la sentenza di risoluzione del concordato fallimentare è provvisoriamente esecutiva.
Secondo il Trib. di Arezzo 27.4.2021, tale disciplina non è applicabile al concordato preventivo.
La risoluzione del concordato fallimentare, infatti, comporta, per esigenza di tutela del ceto creditorio, la riapertura della procedura fallimentare (cessata con il concordato); al contrario, la risoluzione del concordato preventivo — in assenza di contestuale istanza di fallimento ovvero laddove essa sia stata rigettata — produce l’effetto di far venire meno, con efficacia ex tunc, l’accordo omologato tra debitore e creditori.… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 4.6.2021 – “Risoluzione del concordato preventivo con effetti dalla sentenza definitiva” – Nicotra